GIACOMO BONIFATI
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12/05/2025 | Corteo alla Sapienza per lo sciopero nazionale dei precari universitari

Lunedì 12 maggio, per la giornata nazionale di sciopero dei precari delle università, assegnisti, ricercatori a tempo determinato, dottorandi, borsisti e collaboratori didattici hanno partecipato al corteo all’Università La Sapienza di Roma, partito da Piazzale Aldo Moro e proseguito all’interno della città universitaria fino al Palazzo del Rettorato, organizzato dall’Assemblea precaria universitaria - Sapienza.
I manifestanti hanno scioperato contro i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) previsti dalla Legge di Bilancio 2025, che sottraggono oltre 700 milioni di euro nel triennio 2025-2027. Secondo i precari, questi tagli bloccheranno il reclutamento e porteranno, già dal 2026, all'espulsione di 20mila su 30mila ricercatori con il contratto in scadenza.
Oltre a chiedere il raddoppio del FFO, i manifestanti hanno rivendicato la stabilizzazione di tutti i precari con un contratto unico post-doc e il ritiro del DL Bernini (DL 1240), accusato di aumentare la precarietà e di tagliare ulteriormente i fondi alle università. Tra le altre richieste, c’è la fine dell' ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), ritenuta responsabile di una valutazione della ricerca basata su criteri esclusivamente quantitativi e competitivi, che penalizzano la qualità e la libertà accademica. I manifestanti hanno anche denunciato una gestione sempre più aziendalista dell’università pubblica, che mette in competizione i lavoratori e riduce la ricerca a logiche di mercato. Infine, si oppongono con forza alla militarizzazione della ricerca, in particolare al piano europeo RearmEU e al decreto sicurezza, che limitano autonomia e diritti nel mondo accademico

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